sabato 3 febbraio 2018

E ADESSO LA LEGA CHE FÀ?

Carlo Biancheri

Non basta dire che chi spara è un delinquente dopo che esponenti del partito hanno paragonato la on.le Kyenge ad una scimmia e dopo aver  aizzato gli animi con incursioni nei campi rom, insinuato che i migranti stiano in alberghi a cinque stelle a spese nostre e che rubino agli italiani il lavoro, cioè quello che gli italiani rifiutano (!), dopo periodici insulti razzisti resi noti dalla cronaca, salvo le scuse di rito, di esponenti di quell’agglomerato di cui  i giudici di Genova non riescono più a trovare i quarantotto milioni di Euro che erano in cassa al tempo dei diamanti e delle lauree in Albania della famiglia Bossi e che si sono evaporati...
Quando l’incultura si impanca a maestro predicando un giorno sì e l’altro pure che vengono prima gli italiani, non c’è da stupirsi che un loro esponente prenda la pistola e spari a persone, cioè esseri umani, per la precisione, quelli così definiti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite, per semplice odio.
Questo è l’aperitivo dell’esito di un programma politico che pretende di prendersi cura dell’interesse generale degli italiani con il risultato che è dinanzi agli occhi di tutti.
Cosa c’è da attendersi ancora per far capire a chi li vuole votare che la pagheranno, loro per primi, a carissimo prezzo ad affidarsi a questa gente?
Chi semina vento, raccoglie tempesta…

4 commenti:

  1. Al di là delle strumentalizzazioni politiche, i fatti di Macerata evidenziano falle nel controllo sociale: non è accettabile che una persona possa fuggire da un centro di recupero per tossicodipendenti; non è accettabile che uno spacciatore extracomunitario con permesso di soggiorno scaduto, se ne stia tranquillo e possa fare quello che vuole; non è accettabile che una persona come Luca Traini non sia stato riconosciuto da chi l’aveva in cura come socialmente pericoloso, che gli sia stato dato il porto d’armi, che, quando ha detto pubblicamente che avrebbe fatto una strage, nessuno si sia preoccupato e abbia avvertito le forze dell’ordine.

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    1. E no.
      C'è un partito che ha messo in lista quello che ha fatto un tentativo di strage. Qualcuno gli ha parlato? Gli ha chiesto cosa pensa per rappresentare i leghisti? O la pensano tutti così?

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  2. E così il buonismo di sinistra ha subito vinto e l’autore del feroce efferato delitto della povera Pamela a Macerata è già stato graziato per il fatto che il suo crimine è stato derubricato da assassinio a vilipendio e occultamento di cadavere e così magari viene anche scarcerato.

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  3. Mi pare che lei propenda per una giustizia affrettata e imprudente che può assumere caratteri di giustizia sommaria. La misura presa dai magistrati in questo caso non ci pare un esempio di buonismo di sinistra, ma piuttosto la saggia applicazione di un antico principio della giurisprudenza di Roma antica, madre di tutto il diritto, che recita: in dubio pro reo!



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