Carlo Biancheri
Ci tocca, disgraziatamente, di
occuparci ancora degli adepti del comico Grillo e aspiranti abitanti del
pianeta Gaia di cui parla Scientology.
C’è un florilegio di interviste
televisive, connotato da uno stile nuovo: sono caduti insulti e parolacce
dirette da parte dei pentastellati (ma la stella a cinque punte non è un
simbolo massonico?) e, tuttavia, permangono contumelie indirette non meno feroci.
Lo stile è ora quello dei bravi ragazzi che hanno imparato: sanno tutto ormai,
si direbbe... Abbiamo appreso che c’è Di Maio che a vent’otto anni dirige
la Camera da par suo! Ergo, sono pronti a governare.
E cosa farete come prima cosa?
Reddito di cittadinanza (ma…come si
finanzia?), legge sul conflitto d’interessi, niente finanziamento ai partiti…
Ma l’economia del paese? Le
imposte…, vanno riviste? Se sì, come? E ancora, come arrestare l’emorragia dei
posti di lavoro? Bloccando l’innovazione, come dice il guru? Agli inizi del
secolo scorso ci sarebbero stati tanti posti di lavoro in più se ci si fosse
rifiutati di favorire il motore a scoppio: carri e carrozze e cocchieri e,
(perché no?…), palafrenieri e maniscalchi…
Ricordate la mosca cocchiera di La
Fontaine che si dava tanto da fare che sembrava che fosse lei a tirare il
carro?
Il capo manipolo, che vive nel
villone con vista mozzafiato su Genova e che considera ottanta Euro una mancia,
ci dice di esser stato comunista e che tutti han votato comunista, via! Lo
vogliamo rassicurare, noi no. Perché no? Perché non siamo mai stati marxisti,
pur riconoscendo a Marx i suoi meriti, né convinti che nella Storia vi fosse un
progresso, specie se lineare…, né che occorresse un suicidio di classe per
ritrovare un’identità palingenetica nel proletariato, portatore
dell’istanza di un uomo nuovo. Forse eravamo cinici, come Lenin del resto…, e
avevamo capito, ante litteram, che
‘nel cuore di ogni proletario cova l’animo di un borghese’… Sta di fatto che
non eravamo della partita, Grillo, e forse Marx lo conosciamo un po’ meglio di
te…
La trappola politica è semplice:
noi, pentastellati, siamo gli onesti di fronte a dei politici di professione
(bisogna dire che hanno fatto di tutto questi ultimi per tirare la volata ai
Robespierre amatoriali…) e quindi vinceremo e poi sarà una nuova era,
come nel pianeta Gaia.
Peccato che leggano poco questi
signori e ignorino che i movimenti millenaristi nella Storia sembrano una
costante…
E’ vero il quadro italiano che hanno
lasciato i poteri ispirati alla massoneria che tanto contano, la Chiesa,
finalmente in via di riforma con questo grande papa, i sindacati/corporazione,
le professioni (avvocati, notai, commercialisti ecc.), certi industriali
oligopolisti, con sostegni politici, è desolante. La malavita organizzata,
presente da sempre, in questo povero Paese, con fasi alterne, in combutta con
molti politici e governi, ma anche con amministratori locali e funzionari
pubblici, in un tempo di annullamento dei valori etici, si è diffusa
grandemente. In assenza di una informazione seria, onesta( e non gridata…) si è
diffuso un sentire comune, in base al quale non ci sono più motivi per
sacrificarsi ed è lecito infischiarsi del prossimo. È vivere insieme questo?
L’ultimo scandalo dell’Expo a Milano
è sconfortante perché è indice di corruzione regolare; quando non c’è
corruzione c’è incapacità dei vertici. Ma chi ha selezionato gli incapaci?
Lasciamo da parte l’Avv.to batterista, governatore lombardo che vuole
ricacciare gli immigrati sulle coste dell’Africa, salvo i suoi precipitarsi
all’alba alla messa del papa (!),ma il sindaco di Milano, certo migliore dei
suoi predecessori,dov’era? Dire che si deve rinunciare al progetto adesso
significa non capire un bel niente del quadro internazionale: forse c’è
chi vuole che il Paese torni a contare come il Regno sabaudo prima della guerra
di Crimea…; la manifestazione successiva si farebbe col Sudan del sud,
con Malta, Burkina Faso…, se accettassero…
Dedicarsi un po’ al bene pubblico
impedirebbe che una pletora di sciocchi o lestofanti gestisca per noi,
abusivamente, la cosa pubblica.
Il rimedio a questi mali non è
quello palingenetico: i nostri venticinque lettori sanno che siamo partigiani
del fare ogni giorno qualche cosa, agere
contra direbbe il papa Francesco… , fossanco spiegando al leader che si
autodefinisce ‘ambizioso’ che la giovane età non basta: occorre proporre cose
serie che non sono quelle di Robespierre che non hanno durato… Lavorare
stanca…, ma…
Ci sono elezioni europee e non si è
parlato di Europa. Per chi ne parla, non basta dire quel che desideriamo
dall’Europa (ad es. che l’Europa si occupi delle migrazioni di massa, che
finisca l’austerità…), ma quali sono gli strumenti necessari per far sì che si
ottengano questi risultati: non è un’assemblea caritatevole quella europea,
esistono maggioranze e minoranze: forse qualcuno non l’ha capito e i
divulgatori dei media men che meno…