mercoledì 14 dicembre 2011

COMMENTI ALLA MANOVRA MONTI

Carlo Biancheri

Sono giunti tanti commenti alla manovra del nuovo  governo -  di nuovo si tratta giacché il precedente stava portando dritto dritto il paese al default - e detti commenti necessitano  qualche riflessione: merce rara in un tempo abituato alle grida di presuntuosi che accentuano più la componente animale dell'uomo (Aristotele fa l'esempio delle smanie d'amore dell'asino simili a quelle degli uomini...) che quella razionale; povero Dante che  a proposito di Ulisse ebbe a dire degli umani... «Fatti non foste a viver come bruti...».
Il prof. Monti, che pure abbiamo criticato in questo blog, in tempi non sospetti, per il lavoro svolto come Commissario per il mercato interno nella Commissione Europea, avendo consentito l'approvazione di direttive chiave nel settore dei servizi di investimento, troppo sbilanciate verso la de-regolamentazione, predicata da inglesi ed adepti, approccio che ha favorito la crisi finanziaria provocata dai grandi intermediari anglosassoni e  anche... tedeschi, è stato chiamato perché c'era necessità di disporre di qualcuno che ci capisse qualcosa e non di un  'picciotto'. A livello internazionale, peraltro, non ne potevano più di corna, di barzellette ed insulti a luci rosse, di cafonerie ed incapacità di rappresentare una nazione di sessanta milioni di abitanti: la cultura del bar Sport di Voghera o Casalpusterlengo non piace all'estero: al massimo è apprezzata in val Brembana e a Pontida.
Ciò detto, è bene ricordare agli immemori che lo spread dei nostri BTP aveva superato i 600 punti base rispetto ai Bund tedeschi e se continuavamo col fiscalista ministro dell'Economia e delle Finanze e con lo statista/dentista Calderoli e con certi scienziati leghisti che vogliono che si abbandoni l'euro per la moneta padana, si capisce bene che gli stranieri  e il mercato finanziario ('bestia feroce' l'ha definito Monti, con cui disgraziatamente tocca fare i conti perché i debiti si devono pagare... e in casa mancano i soldi..., un elementare principio di realtà...) non avessero più voglia di chiacchere di principianti.
Nuova era con Monti, piaccia o no, quanto meno per la  competenza e voglia di approfondire i problemi.
Ecco però che Brighella, la maschera dell'imbroglione..., insinua che la manovra consista nel far pagare  i soliti noti e che non c'era bisogno di un professore, definito  'pagliaccio' da un gentiluomo di grande cultura nel Parlamento italiano, per alzare la benzina, per mettere nuove tasse e soprattutto per far precipitare il Paese in recessione.
Vediamoli gli argomenti di questi saccenti.
Si tratta di un Governo imposto dalla BCE (Banca Centrale Europea) che è contro la rappresentanza popolare, contro 'la nostra gente, il popolo (per intendersi la 'loro gente' è quella che non vuol pagare le multe dovute allo sforamento delle quote latte: il principio è quello di prendere tutti i benefici dall'Europa, ma di non pagare mai il conto; per esser discendenti dei Celti non c'è male...). La BCE, va detto, non era mica obbligata ad aiutare l'Italia; ha semplicemente posto condizioni per il suo aiuto ed il Governo ha dovuto far cassa in tempi brevissimi col mare in tempesta prendendo da fonti certe..., in tre settimane...Chi accusa dov'era nei tre anni precedenti? Alle fonti del Po o sui prati di Pontida? Il Parlamento, poi, ha ben votato il governo, se non erro...
L'errore è consistito nell'aver aderito alla moneta unica.
Questi signori fan la voce grossa in un Parlamento fatto di tanti Scilipoti e sono pochi coloro che sappiano dire basta a certi schiamazzi indecorosi.
Se noi non avessimo aderito all'Euro, col debito pubblico che avevamo, saremmo stati costretti a far salire alle stelle i tassi d'interesse per raccogliere capitali ed avremmo dovuto svalutare la lira del 50 o 60 %.A quel punto il petrolio, il gas...e le altre materie prime, chi li pagava? In una parola si sarebbe determinato un impoverimento dell'Italia del 50%.
Se le popolazioni del Nord formassero la Padania (abbiamo già spiegato più volte che tra un ligure ed un veneto non c'è alcuna comunanza come tra un torinese ed un bergamasco e persino, come ricorda l'amato Manzoni, tra un lecchese ed un bergamasco...; ricordate Lucia, la bella 'baggiana' quando 'emigrò' dopo il matrimonio con Renzo?) cosa conterebbero in Europa e nel mondo? Come i Paesi Bassi? Non c'è male...davvero una felice prospettiva!
E ancora. La manovra premia le banche. Si vede che la Lega non ha dimestichezza col settore creditizio dopo la storiella di Creditnord, banca gestita dalle camicie verdi e fallita, al soccorso della quale giovarono le pressioni del tomista di Arvito, Fazio...
Certo non fa piacere salvare enti creditizi non trasparenti ma sono quelli che mantengono il sistema nel bene e nel male: dovremmo forse creare nuove banche dall'oggi al domani o invece vivere senza intermediari finanziari e tornare al baratto? Il problema non è forse quello dei controlli efficaci?
Siccome il sistema Euro, dice Brighella, non andrà avanti, scavalliamo qualche mese...: qui siamo ai dilettanti allo sbaraglio, alla Corrida. Ma chi li ha eletti certi signori? Ci sono o ci fanno, si dice a Roma? Sarebbe come se un alpinista si trovasse su l'Aguille noire de Peterey (pur essendo in territorio padano, sono certo che pochi di quelli la conoscono...) in piena tempesta e dicesse: beh, aspettiamo un po’ per vedere che succede!
La manovra non è equa. Forse ,anzi senza forse, certi personaggi ignorano che Aristotele ebbe a dire che ogni volta che facciamo una negazione affermiamo una realtà diversa. E quale sarebbe la loro realtà diversa? Qual è la loro alternativa praticabile per far cassa e in fretta, altrimenti lo Stato non paga più stipendi e pensioni? Torniamo alla vignetta di Novello con i due signori in tram: 'Se fossi il presidente del Consiglio...'
Certo senza interventi per la crescita, senza cambi nella pubblica Amministrazione, senza tagli di spesa ivi compresi quelli per quell'imbecillaggine del federalismo alla padana, la manovra non basterà a curare. Ma il governo è insediato da neppure un mese e perché mai deve far miracoli a fronte di anni di pasticci di un governo con ministri sospettati dalla magistratura di esser collusi con le varie mafie? Siamo seri, se potete...
Se si avesse qualche voce in capitolo certo in questo frangente  bisognerebbe ridurre fortemente le spese militari, anche se il quadro internazionale è incerto e rischioso, e i gruppi occulti internazionali non ce lo consentono.
Più modestamente sarebbe bene incominciare a disboscare con le province che servono a  poco: sul punto le mammolette non ci stanno perché  non saprebbero dove piazzare tanti Renzo la trota...
In sintesi si nota il solito atteggiamento acritico dove si scambiano i propri desideri per la realtà tout court.